CORTISONE o ACIDO IALURONICO: giusto infiltrare nell'artrosi?
L’uso dell’ infiltrazione di cortisone nelle articolazioni sintomatiche per presenza di patologia artrosica è frequentemente utilizzate dai medici nella cura e gestione di questa patologia. Sempre più però gli studi dimostrano non solo una efficacia clinica pari al trattamento placebo (infiltrazione salina), ma addirittura sembrerebbe aumentarne la perdita di cartilagine. Le iniezioni di corticosteroidi per l'osteoartrosi al ginocchio hanno aumentato la perdita di cartilagine nel corso di 2 anni senza fornire alcun beneficio clinico, secondo una prova controllata randomizzata pubblicata nel numero di maggio del JAMA.
"Anche se la perdita di cartilagine non è stata associata a un peggioramento dei risultati dei sintomi, i tassi di perdita di cartilagine sono stati associati a tassi più elevati di chirurgia, aumentando la possibilità di potenziali effetti negativi a lungo termine sulla salute dell'articolazione", scrive Timothy E. McAlindon, MD, MPH, dal Tufts Medical Center di Boston, Massachusetts e colleghi. I ricercatori hanno confrontato i risultati tra due gruppi di 70 pazienti, età media di 58 anni, con osteoartrosi sintomatica del ginocchio con sinovite. A partire da febbraio 2013 a gennaio 2015, i pazienti in un gruppo hanno ricevuto 40 mg di triamcinolone nelle iniezioni intraarticolari e quelle dell'altro gruppo hanno ricevuto iniezioni placebo saline ogni 12 settimane per 2 anni. I pazienti sono stati sottoposti a risonanza magnetica all'inizio e alla fine dello studio per fornire dati sul volume della cartilagine e sulle strutture dei tessuti molle. Tra i pazienti che hanno completato lo studio, quelli che ricevono triamcinolone hanno perso circa il doppio della cartilagine rispetto a quelli del gruppo placebo.
I ricercatori notano che i loro risultati differiscono da un più piccolo studio RCT che ha usato la radiografia per valutare la perdita di cartilagine. "La radiografia non ha un'immagine diretta sulla cartilagine ed è insensibile al cambiamento, quindi non può aver rilevato i piccoli cambiamenti nella perdita di cartilagine misurata sulle immagini di risonanza magnetica di questo studio". I pazienti hanno valutato i punteggi di dolore su una scala di Likert di 0 (nessun dolore) a 20 (dolore estremo). Il gruppo di intervento ha riportato una riduzione di dolore a 1,2 punti nel dolore, pari a 0,64 punti inferiori al dolore di 1,9 punti riportato nel gruppo di controllo (intervallo di confidenza del 95%, da -1,6 a 0,29). Né il cambiamento ha raggiunto il valore predefinito per un miglioramento clinicamente significativo minimo di 3,94 punti.
Nonostante i precedenti risultati di studio che suggerivano un potenziale effetto terapeutico delle iniezioni saline, gli autori hanno notato un forte effetto placebo che si verifica con l'iniezione intrarticolare. "Inoltre, il tasso di perdita di cartilagine in questo studio è stato commisurato a quello osservato negli studi precedenti della storia naturale, quindi è probabile che la differenza nei tassi di perdita di cartilagine tra i gruppi è dovuta ad un effetto negativo dei corticosteroidi intrarticolari sulla cartilagine anziché un beneficio dalla soluzione salina intrarticolare". Constatato ciò, quali sono le strategie più efficaci per cercare di ridurre il dolore (senza essere presi in giro) e senza compromettere la cartilagine: semplice, LA FISIOTERAPIA!
E’ ormai appurato scientificamente che la Terapia Manuale associata all’esercizio terapeutico sia il gold standard (la migliore soluzione sul mercato) nella gestione dell’artrosi lieve/media. Questo perché permette il mantenimento dell’articolarità e del movimento, un adeguato rinforzo muscolare fondamentale per la salute della cartilagine residua, e permette la ripresa di un carico dosato visto che molti studi hanno dimostrato che il carico stesso nutre, migliora e compatta la cartilagine.
Insomma, non ci dovrebbero essere nemmeno discussioni, il medico ortopedico “aggiornato” dovrebbe cominciare a evitare di somministrare infiltrazioni di cortisone nelle articolazioni artrosiche. Le infiltrazioni di acido ialuronico (componente fondamentale del tessuno connettivo, che permette di “lubrificare” l’articolazione) seppure abbiano un fondamento giustificato nella sua applicazione, migliorando la sintomatologia nel breve termine senza inficiare sulla salute delle strutture del ginocchio (vedi invece, come detto prima, il cortisone), è totalmente inappropriato come strumento di cura nel medio/lungo termine se non consigliato/applicato con la FISIOTERAPIA poiché, ricordiamolo, l'artosi é una patologia DEGENERATIVA (cioè che peggiora nel tempo): il buon senso, la ragione e ogni consapevolezza scientifica lo dimostrano.
Ft. Fratò Andrea
Bibliografia:
May 16,2017 Effect of Intra-articular Triamcinolone vs Saline on Knee Cartilage Volume and Pain in Patients With Knee OsteoarthritisA Randomized Clinical Trial
Timothy E.McAlindon,DM, MPH1;Michael P.LaValley,PhD2;William F.Harvey,MD1;