Sono circa 15 milioni gli Italiani che si scoprono meteoropatici e avvertono mal di testa o mal di schiena all'arrivo di una perturbazione o un temporale.

Una ricerca del CNR di Firenze evidenzia il legame tra condizioni climatiche e stati di malessere diffuso.

In alcuni casi si parla di meteoropatie primarie, generalmente mal di testa e mal di schiena, in altri di meteoropatie secondarie, ovvero l’acuirsi di dolori reumatici o di stati patologici preesistenti.

In particolare proprio il mal di testa è stato correlato alla cosiddetta “sindrome da temporale”, ossia l’insorgere di un attacco di mal di testa in concomitanza con una perturbazione o l’arrivo di un temporale.

La spiegazione starebbe nel fatto che i cambiamenti climatici abbiano un ruolo sottile nella sensibilizzazione del sistema nervoso. Ovvero delle loro afferenze nocicettive (i nervi che trasportano l’informazione dolosa al cervello). Quindi questo processo sarebbe la causa dello scatenarsi dei dolori al cambiamento del tempo e dovrebbe accadere ai soggetti già predisposti (da cause psicologica o anche genetiche), o in chi ha una componente patologica preesistente che rende transitoriamente più vulnerabili i nervi.

Come riportare in nostri nervi ad essere forti e resistenti? Le soluzioni sono diverse se ci troviamo di fronte ad una meteoropatia primaria o secondaria: nella primaria, ad esempio, è consigliato ricercare la conduzione di un migliore stile di vita, cercando di evitare scompensi sonno/veglia, evitare l’assunzione di alcool, evitare il fumo, curare una più corretta alimentazione, migliorare i rapporti sociali, introdurre nella propria vita un po' di sana attività sportiva. Nelle meteoropatie secondarie bisogna invece dapprima eliminare la patologia preesistente (ad es. una cervicalgia o una lombalgia) attraverso una corretta diagnosi e un giusto percorso di cura (di solito Fisioterapico) che permetta il superamento della patologia e la normalizzazione del sistema nervoso già pre-sensibilizzato.

Ft. Fratò Andrea