SLAP è acronimo di Superior Labral Anterior to Posterior, cioè una lesione del cercine glenoideo, dove si inserisce il capo lungo del bicipite, che può essere coinvolto in questa lesione. E’ una alterazione patologica descritta, con una classificazione molto utilizzata, nel 1990 da Snyder. Il cercine glenoideo è una struttura tissutale che aumenta la superficie articolare della glena per rendere più congruo il suo rapporto con la testa dell'omero, ciò garantisce una migliore stabilità anatomica dell'articolazione.

Le cause sono diverse, ma molto frequenti sono le lesioni acute/traumatiche in pazienti sportivi (giocatori di rugby e arrampicatori). Il meccanismo è di solito quello della caduta sul braccio teso o un’inaspettata trazione. Esistono lesioni cronico-degenerative, spesso associate a patologie della cuffia dei rotatori, in soggetti a rischio per lavori o sport che comportano l’uso del braccio oltre i 90° di flessione. Altri fattori da tenere in considerazione sono i deficit in rotazione, specialmente in rotazione interna in quegli sportivi che per aumentare le loro prestazioni e le loro abilità di lancio (pallavolo,tennis,baseball,sport di lancio) vanno a creare uno squilibrio che alla lunga può divenire un fattore predisponente. Stesso discorso,negli sport di lancio, vale per le catene cinematiche dove una restrizione anche a distanza rispetto alla spalla (pelvi, ischiocrurali), può comportare delle modifiche nei movimenti della spalla per compensare e non perdere la velocità e la potenza di esecuzione. Naturalmente tra i fattori di rischio compare anche la restrizione dei movimenti scapolari. In questi sport un lavoro specifico di prevenzione è determinante per ridurre i fattori di rischio ed evitare l'insorgenza di questa fastidiosa lesione.

Il sintomo tipico del paziente con SLAP lesion è l’improvvisa o lenta perdita di funzionalità della spalla associata a dolore. Negli atleti si parla di “arto morto” nel senso che c’è l’impossibilità a eseguire il gesto come prima dell’infortunio. Altre sensazioni che il paziente può riferire sono i rumori articolari durante i movimenti ed il dolore anteriore (facilmente viene scambiato per una infiammazione del capo lungo del bicipite).

Esistono diversi test ortopedici, ma nessuno è stato identificato come gold standard. Il più conosciuto tra i test è sicuramente quello di O’Brien. L'indicazione pùò essere chirurgica ma essenzialmente negli altleti professionisti che esigono una risposta rapida in termine di tempi o nei casi di insuccesso del trattamento conservativo, altrimenti tipicamente la scelta come detto è conservativa. Il trattamento consiste in un periodo di riposo per permettere nell'acuto la guarigione della lesione, si associa poi un periodo di riabilitazione che serve essenzialmente per il recupero completo delle restrizioni di movimento (di solito in intrarotazione), stretching capsulare posteriore, rinforzo del muro anteriore e rieducazione propriocettiva (o neuromotoria) della spalla. La qualità del trattamento riabilitativo è estremamente importante poichè garantisce un migliore recupero ed evitare al massimo le possibilità di recidiva.

Ft. Fratò Andrea, Cert.MT, Cert.SMT